Partecipanti PS: Claudio Forcella (PS-GS Valle Imagna) / Maurizio Greppi (PS-SC Lovere)

Oggi siamo ancora Maurizio (Greppi) e Claudio (Forcella).

Vista la necessità di lavare materiali ed attrezzature utilizzati il giorno precedente a Qator e a Piastre Magique decidiamo che un’ottima location sia la valletta, sul tornante con il parcheggio nei pressi dell’Abisso Bueno Fonteno.

Il posto è sempre magico e poi è decisamente una bella giornata, peccato non approfittarne. Ottima soluzione anche per stimare il livello idrico all’interno degli abissi Bueno Fonteno e Nueva Vida: la valutazione anche solo visiva delle portate del torrente esterno è ormai, dopo anni in cui ci abbiamo fatto l’occhio, un ottimo indicatore.

La speranza è infatti che a breve (Covid permettendo) il livello idrico torni a livelli tali da consentirci la prosecuzione delle esplorazioni in Nueva Vida (nuovo settore “Locomotiva”, fermo su ben 4 vie nuove, 2 mooolto attive, una leggermente attiva e una fossile) e in Bueno Fonteno (ramo “Doppio Malto”, risalita sotto cascata interrotta).

Se così non fosse, ci dedicheremo alla prosecuzione delle esplorazioni lungo il ramo della giunzione (“Contr’Aria”, in Nueva Vida), già ottimamente impostata lo scorso autunno grazie al grande contributo degli amici delle Nottole.

Oppure all’esplorazione di un camino “nuovo di pacca” a -200 lungo l’ostico “Fangùl” (Bueno Fonteno).

Per l’installazione, ormai a un passo, del secondo campo base sui fondi di Nueva Vida, bisognerà attendere tempi migliori: lì siamo a -500, sarebbe impossibile rispettare i tempi del coprifuoco. Peccato perchè buona parte del materiale è già a -350: un paio di uscite al massimo dovrebbero bastare per installazione e messa a regime definitiva…considerato che la via è stata tutta riarmata di recente con armi fissi…

Ovviamente oltre a tutte le attività legate al progetto di ricerca “100 km di Abissi”.

Tornando con i piedi per terra, la location è sempre spettacolare: splendide piccole cascate e stalattiti di ghiaccio ricoprono vaste porzioni delle pareti rocciose circostanti.

Il livello del torrente ci dice chiaramente che, per le attività più acquatiche all’interno degli abissi, ogni pensiero è prematuro. Il livello è sicuramente in diminuzione ma gli effetti dello scioglimento del manto nevoso in quota e delle ultime abbondanti piogge di una decina di giorni fa sono ancora evidenti.

NELLE IMMAGINI LO SCENARIO FIABESCO DELLA VALLETTA DI FONTENO RICCO DI SCULTURE NATURALI DI GHIACCIO…

Terminate le operazioni di lavaggio (tute davvero inguardabili) e dopo esserci rifocillati e riscaldati un pò all’interno del fuoristrada, sono le 11:00 e capiamo che è la giornata ottimale per farsi un bel giretto, troppe volte rimandato per imprevisti nelle scorse settimane e mesi, di verifica degli ingressi principali a monte dell’ingresso di Nueva Vida.

In realtà la cosa è stata prevista e abbiamo con noi la seconda tuta d’ordinanza, visto che le nostre mire sono orientate non solo alla scoperta di qualche cosa di nuovo ma soprattutto a rivedere per bene l’ingresso denominato “Interstrato” (che fantasia…) e “Giunta Chinte” (beh, qui in quanto a fantasia non possiamo rimproverarci nulla!) in previsione di futuri lavori.

Ecco che ripartiamo con il fuoristrada e arriviamo, senza alcuna difficoltà (ghiaccio e neve praticamente assenti) fino alla deviazione su sterrato privato che conduce verso il fondovalle in corrispondenza di “Interstrato”.

Ci cambiamo velocemente e ci incamminiamo su tale deviazione che però risulta coperta di uno strato di neve anche piuttosto alta (30 cm), che non si è ancora sciolta perchè il tratto è quasi sempre in ombra.

In men che non si dica arriviamo a Interstrato dove ancora troviamo, a fare capolino all’ingresso, le due “slitte” che avevamo costruito ai tempi delle prime disostruzioni risalenti ormai a quasi 10 anni fa! Che carine: ci hanno aspettato e sembrano anche in discrete condizioni. E hanno fatto bene, visto che probabilmente a breve torneranno in attività…

L’INGRESSO DI “INTERSTRATO”: IN PRIMO PIANO LA LEGGENDARIA “SLITTA DA DISOSTRUZIONE” (REALIZZATA DA M. MANNONE) MUNITA PERSINO DI PATTINI !

“Interstrato” venne scoperto addirittura nel 2008, con estrema facilità, da alcuni soci di Progetto Sebino, anche se inizialmente fu un pò snobbato.

Il nome che gli è stato attribuito dice tutto: è in pratica il fratello gemello, in quanto a morfologia (classico interstrato), dell’ingresso storico di Bueno Fonteno. Proprio per questo motivo, nonostante la totale assenza di aria, ci si era dedicati (dopo 4 anni circa dalla scoperta) con un certo piglio ad attività disostruttive. La grotta andava svuotata di fango e sassi, questo richiese l’impegno di un buon numero di soci (anche 5 contemporaneamente), muniti di ben 2 “slitte” utili per l’estrazione del materiale dal fondo posto diversi metri più avanti.

La circostanza per cui l’ingresso fosse posto sul medesimo versante idrografico della valle, le buone dimensioni e la somiglianza con l’accesso di Bueno Fonteno avevano quindi vinto le perplessità dovute alla totale assenza di aria.

Inoltre gli scavi avevano regalato soddisfazioni, con il superamento del primo tappo di fango che aveva svelato una prosecuzione anche più stimolante, ovvero un tubo freatico (!!!) lungo qualche metro dopo il quale avevamo avuto accesso ad una saletta che, per il momento, sanciva la fine delle esplorazioni.

Stiamo parlando dell’inverno del 2012…una vita fa. Era il periodo immediatamente precedente alla scoperta del secondo grande abisso “Nueva Vida”, durante il quale ci si era dedicati, un pò come in questo periodo, alla ricerca di nuovi ingressi al ciclopico sistema di grotte.

L’ingresso di Nueva Vida, che ebbi l’onore e la fortuna di varcare per primo, venne infatti aperto nel Dicembre 2012.

Già allora si fantasticava sui possibili “punti di giunzione” con Bueno Fonteno, entrando da Interstrato…con la piccola differenza che la ragnatela sotterranea di Nueva Vida (che si trova più a monte di Bueno Fonteno) non era ancora stata scoperta ed ora, con questa nuova consapevolezza, i possibili punti di accesso sarebbero svariati. Obbligatorio tentare ancora. E ancora.

Superati i primi metri raggiungiamo il primo saltino, ancora armato, che consente di superare agevolmente in libera un piccolo dislivello, quindi ci addentriamo nel freatico (di buone dimensioni: il transito avviene gattonando nella parte sommitale, svuotata…ma immaginando di svuotare completamente la condotta, anche nella parte inferiore, si starebbe tranquillamente in piedi) e infine raggiungiamo l’ambientino terminale.

Muniti di incenso sondiamo ogni angolo ma di aria non c’è davvero traccia.

Decidiamo di scavare un pò nel punto che, osservando la morfologia, sembra suggerire la probabile prosecuzione. Muniti di semplice palettina e kit base (mazzetta, punta a scalpello, leverino e secchio) riusciamo a rimuovere circa mezzo metro cubo di materiale che accatastiamo in un angolino a ridosso delle pareti.

Dopo circa un’ora buona decidiamo che per oggi, almeno a Interstrato, può bastare così.

Bisognerà tornare in numero adeguato (numero ottimale in 5) per un efficace passamano: si lavora praticamente sdraiati, con la pancia mezza immersa in pozzanghere e non c’è molto spazio residuo per l’accumulo del materiale estratto. Qualcuno dovrà riempire le “slitte” subito prima del tubo freatico e qualcuno all’esterno dovrà estrarle e svuotarle.

Insomma sarà un bel lavorone ma essendo in piena fase “disostruttiva” e in periodo Covid è sicuramente il momento buono per riprendere. E’ da anni che se ne parla…

INTERSTRATO: SEZIONE E PIANTA DELLA CAVITA’.

L’INGRESSO DI INTERSTRATO A QUALCHE METRO DI DISTANZA: E’ VISIBILE ANCHE LA SECONDA “SLITTA” (PIU’ SPARTANA) CON I GUANTI APPOGGIATI SOPRA.

Usciamo belli bagnaticci (seconda tuta già compromessa…) e, prima di prendere freddo, proseguiamo lungo il fondovalle verso monte, rivedendo un pò tutti i fenomeni degni di interesse e stimandone il flusso d’aria.

Lo scenario è davvero bellissimo: progrediamo tra lastre di ghiaccio che ricoprono parzialmente gli strati calcarei in mezzo ad un dedalo di alberi caduti…ci aspettiamo da un momento all’altro di vedere uno pterodattilo solcare gli sprazzi di cielo visibili tra i rami!

LA VALLE DI FONTENO: SEMBRA DI ESSERE SUL SET DI “JURASSIC PARK” !!!

Ci soffermiamo in particolare a “Giunta Chinte”, scoperto nel 2013.

Faceva parte di un gruppo assai numeroso di ingressi e grotticelle (“Maceria Grigia”, “Sale Giù”, “Altravida” ma l’elenco sarebbe lungo…) che vennero rinvenuti e indagati sempre nel periodo della scoperta di Nueva Vida.

Come detto, si stava assiduamente cercando di accedere ai settori più a monte di Bueno Fonteno tramite il reperimento di nuovi ingressi.

Poi, questa frenetica ricerca, una volta scoperto il secondo ingresso del sistema carsico (Nueva Vida appunto) e quindi raggiunto di fatto il risultato sperato (anzi andando oltre le aspettative)  tale ricerca venne in gran parte interrotta.

“Giunta Chinte” però merita particolare menzione.

Il flusso d’aria era parso subito fotonico, superiore a quello riscontrato nelle cavità nei paraggi.

L’attività di scavo e allargamento aveva messo in luce un meandro transitabile con simpatiche contorsioni in strettoia. Dopo essere avanzati diversi metri e aver rilevato il tutto la grotticella era stata momentaneamente abbandonata: ci stavamo dedicando come dei matti alle scorribande esplorative in Nueva Vida e le priorità erano evidentemente altre.

Tuttavia il flusso d’aria così violento e l’estrema vicinanza con Nueva Vida ce lo faceva considerare indiziato speciale e prioritario tra i vari potenziali accessi.

In una esplorazione successiva in Nueva Vida, quindi, tentiamo la sorte cercando di capirci qualcosa in più. Alcuni entrano prima, mentre altri posizionano un incenso profumato all’ingresso di “Giunta Chinte” (in aspirazione), per poi raggiungere gli altri in  Nueva Vida.

Ed eccoci tutti con il naso all’insù nelle parti iniziali della grotta finchè, come previsto, Laura (Rescali) sente distintamente l’aroma dell’incenso confermando il collegamento ipotizzato.

Tuttavia, anche ipotizzando di volersi incaponire per proseguire con la disostruzione di Giunta Chinte (per renderlo transitabile), capiamo subito che la giunzione in quel punto non sarebbe di grande aiuto. Siamo proprio nelle parti iniziali della grotta e l’eventuale giunzione “fisica” non ci agevolerebbe, considerate le ristrettezze e le contorsioni di “Giunta Chinte” tutto sommato la via classica e già nota di accesso a Nueva  Vida sarebbe ancora quella da prediligere.

Ecco che “Giunta Chinte” cade nel dimenticatoio…

Fino ad oggi almeno.

Sicuramente il lavoro non è tra i prioritari: nel 99% dei casi sappiamo già dove arriveremmo. Nessuno però può escludere che, nelle decine di metri di sviluppo che separano le due cavità, possa esserci qualche bivio o “sorpresa”.

Ecco che io e Claudio decidiamo di rientrarvi per le valutazioni del caso.

Superate le prime strettoie, raggiungiamo velocemente il limite esplorativo.

La memoria non mi fa difetto e più o meno mi ricordavo dove ci fossimo fermati.

Sicuramente è un lavoro più che fattibile…per i motivi appena spiegati però con calma.

Chissà che magari…

Il flusso d’aria comunque è davvero significativo…e non potrebbe essere altrimenti.

Usciamo e proseguiamo ancora un tratto verso monte, sondando il flusso d’aria nei vari ingressini.

Quando è il momento di rientrare, decidiamo di risalire il versante per setacciare un pò i boschi non rifacendo la stessa via dell’andata. Non troviamo niente di che.

Arriviamo al fuoristrada che comincia a scurire e il freddo si fa sentire dopo l’infradiciamento di Interstrato.

Un’altra utile perlustrazione per rinfrescarci la memoria e ristabilire le priorità disostruttive a fondovalle.

La voglia di tornare a Interstrato ormai è tornata alla grande e non passerà molto tempo…

Maurizio

ALTRO SCORCIO DELLA VALLE DI FONTENO NEI PRESSI DI “INTERSTRATO”.