Partecipanti PS : Perucchini Gianluca (PS/Speleo CAI Lovere), Rota Francesco (PS).

Partecipanti gruppi esterni: Giorgio Pannuzzo, Andrea Culella, Matthias Radici (G.S.B. le Nottole); Ottavia Piana (Speleo C.A.I. Lovere).

Ci troviamo tutti alle 8.30 in piazza a Fonteno per poi dirigerci al solito parcheggio sopra l’ingresso di Nueva Vida.

Entriamo, sono le 9.45, ci dividiamo in due gruppi: Giorgio,Andrea e Matthias si dirigono fino al Pozzo dell’Infinito (P170) per accompagnare il nuovo arrivato alla sua prima progressione in questa grotta; mentre io,  Ottavia e Francesco ci spingiamo nel ramo della giunzione (Contr’Aria).

Al bivio rimaniamo d’accordo di lasciare un omino di sassi per indicare chi fosse uscito nel frattempo.

Io e gli altri percorriamo il primo tratto  ed arriviamo alla prima sala dove lasciamo il materiale da disostruzione (nel caso al ritorno ci fosse tempo per migliorare dei passaggi ancora stretti da percorrere con sacche).

In una mezzoretta siamo al pozzo da riarmare, dove ci siamo fermati l’ultima volta. Sostituiamo la corda (da nove) con una nuova da 10 mm, il primo ancoraggio lo ripristiniamo con fix (10) e anello inox e sostituiamo un moschettone in alluminio “fiorito” ed una maglia rapida in ferro zincato con una maglia rapida inox.

Nello scendere ci accorgiamo che c’è ancora un saltino di 6/7m dove decidiamo di lasciare ancora la corda da nove che sembra in buono stato.

In questo ambiente alto un 25/30m c’è un arrivo d’acqua ed un punto, sempre a soffitto, che  pensiamo non sia stato visto !!!

Da questo punto per noi è tutto nuovo, mai visto. Decidiamo di restare leggeri e abbandoniamo materiale e attrezzi. Vogliamo goderci la progressione e avvistare le varie vie che intersecano la forra…

Incontriamo subito sulla sinistra un cunicolo (Potix) tra i massi di crollo e nel quale nei primi metri  ci sono i punti di rilievo, quindi  continuiamo verso la nostra direzione ossia Bueno Fonteno.

Il percorso è continuamente un tortuoso meandro con punti stretti, di crollo, sali e scendi: una faticaccia!

Sulla sinistra dopo un 40 minuti di progressione incontriamo un altro arrivo d’acqua e possibile prosecuzione.

Il percorso sembra non finire più e l’acqua sul fondo del meandro poco a poco aumenta intervallata tra vasche più o meno grandi.

Trascorsi ancora un 35 minuti giungiamo ad un pozzetto (8m) che inizialmente ci blocca (perchè non abbiamo attrezzi), infatti la corda c’è (uno spezzone di corda da nove che sembra in buono stato) però sono da sostituire i moschettoni (in alluminio e fioriti, n° 5 moschettoni da sostituire la prossima volta). Apparentemente non sembra impossibile scendere, non è verticale e grazie a qualche punto di appoggio aiutandoci con la corda io e Francesco riusciamo a scendere mentre Ottavia non se la sente e preferisce rimanere ad attenderci in questo punto.

Ci avviamo con passo spedito senza guardare al bagnarci ed incontriamo una fettuccia con attaccato un pedale di maniglia, ci guardiamo attorno ma non capiamo il senso di ciò…..

I punti concrezionati iniziano ad aumentare e il meandro diventa  una forra stretta, ad una mezzoretta da dove abbiamo lasciato Ottavia sulla sinistra vediamo un arrivo di acqua e passaggio medio accompagnato da una corda a salire (in buono stato e da 10 mm).

Da li ancora una mezzoretta e sentiamo un bel rumore di cascata: ci siamo!

Urlo a Francesco, seguiamo l’acqua e stiamo bassi nel meandro che ci porta ad una interruzione in mezzo alle concrezioni .

Ci affacciamo e con la luce di profondità vediamo la corda in mezzo al pozzone: ora è la volta di Francesco “Franz” di urlare… BUENOOOOO!!!!!!!

Incredibile il rimbombo delle grida nel grande ambiente misto al rombo della cascata…da pelle d’oca.

Verifichiamo la condizione della corda e degli armi: la corda non sembra male ma i moschettoni di alluminio fioriti sono da sostituire.

Ritorniamo da Ottavia, quindi tutti soddisfatti usciamo (ritagliandoci un momento per disostruire un passaggino proprio acido!).

Arriviamo al punto di incontro con gli altri e troviamo l’omino, deduciamo che sono usciti, quindi procediamo.

Purtroppo usciamo tardi per incontrare Giorgio e gli altri quindi…andiamo a casa visto l’orario (21.30) e il coprifuoco che incombe.

Bellissimo viaggio però nel leggendario “ramo della giunzione”.

Ormai è quasi completamente pronto e addomesticato per la ripresa delle esplorazioni nel grande complesso…

Gianluca