Partecipanti PS: Perucchini Gianluca, Alberto Consoli (entrambi anche soci Speleo CAI Lovere)
Partecipanti gruppi esterni : Ottavia Piana (Speleo CAI Lovere)
Come al solito ci troviamo in piazza a Fonteno e , dopo una settimana non piovosa, decidiamo di rientrare in Nueva Vida e di continuare la risalita dell’ultimo camino incontrato lungo la progressione nell’interessante ramo “Tender”, raggiunto ormai diverse settimane fa.
In un attimo giungiamo alla Sala dei Tre Fiumi e da lì saliamo fino al bivio in Locomotiva per Tender, dove recuperiamo la dinamica da 20, una statica da 25 ed uno spezzone da 10m più 6 attacchi per eventuale armo.
Di acqua non ne troviamo molta ma il primo tratto di tender è sempre un po’ scomodo (50m) il che fa perdere energia e pazienza ad Ottavia ed Alberto.
Circa trenta metri prima di arrivare al camino “Vittorio” nel meandro mi rendo conto che l’acqua fa cascatella e sembra sia di più rispetto al tratto appena percorso…..strano….indaghiamo e vediamo che l’arrivo da monte scende in una fessura stretta, una perdita quindi, non collegata al tratto da cui siamo arrivati…..beh interessante ma i nostri programmi sono altri e ci riguarderemo prima di abbandonare il ramo.
Per mezzogiorno arriviamo a destinazione , mangiamo un panino e iniziamo la risalita.
Mentre Ottavia si presta a farmi sicura io mi preparo per la risalita e valuto un percorso un po’ più lunghino ma che mi allontana da spruzzi di acqua che in poco tempo mi laverebbero.
Terminata l’operazione (circa una decina di metri) giungo ad un terrazzino e la condotta continua…. quindi armo per consentire ai miei amici di raggiungermi sul terrazzo.
La prosecuzione richiede un ulteriore tratto in risalita da 5m che in qualche modo faccio in libera e fisso la dinamica per farli salire senza bagnarsi.
Da qui prosegue Alberto in esplorazione e, mentre Ottavia rileva ed io tengo i punti per la topografia, ci urla che continua e non si dirama……..wow.
Giungiamo in una saletta di un 8m di diametro circa con un passaggio stretto ma non impossibile che va rivisto meglio, un passaggio alto che porta ad un camino ed un altro che prosegue diritto.
Non sto più nella pelle ed in un attimo salgo il passaggio alto arrivando ad un camino su faglia che sale circa 2m, cerco di risalirlo come possibile ma l’ultimo tratto serve un chiodo o due per passare oltre e visto che non sono esattamente un mago ad arrampicare non rischio.
Alle mie spalle si trova un arrivo con acqua e si vede bene che continua (risalita da 5 chiodi).
Mentre Ottavia aggiusta il rilievo ed Alberto si riposa un attimo io mi caccio nella condotta frontale….provo a passare basso ma non riesco allora arrampico e salgo nella parte alta, mi ci infilo per una ventina di metri smazzettando con martello d’armo, il meandro continuerebbe ma mi devo fermare perché i miei soci mi avvertono che è meglio ritornare.
Assieme diamo un nome alla condotta che proseguirà chiamandola “Polar Express”.
Usciamo ed in 3ore e mezza siamo fuori senza correre ed andiamo a mangiarci una pizza pensando alla prossima uscita.
La diramazione “Tender” continua ad essere interessante ed ormai gli ambienti esplorati si avvicinano ai 300 metri, in un’alternanza tra spazi angusti e ampi.
Ora ci sono 3 possibili prosecuzioni, chissà quanto e se proseguirà il nostro viaggio verso monte lungo questa diramazione?
Intanto non vediamo l’ora di vedere come continua “Polar Express”…a presto…
Gianluca
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