Partecipanti PS: Gianluca Perucchini (anche Speleo CAI Lovere), Sirio Crotti

Partecipanti gruppi esterni: Lorenzo Rota(S.C.O.), Ottavia Piana (speleo CAI Lovere).

Oggi siamo in quattro e abbiamo come obiettivo di rivedere il salone “Drenalina” e “White Rabbit”, parte delle ultime esplorazioni di “Contr’Aria” che non sono più proseguite.

Avevamo pensato di entare dall’ingresso di Nueva Vida ma poi abbiamo optato per un’altra soluzione  ossia entrare ed uscire dall’ingresso di Bueno Fonteno.

Dopo il solito ritrovo parcheggiamo in valle a Fonteno e per le 8.30 siamo all’ingresso .

In poco tempo giungiamo a Fonteno Beach ossia il p55 e percorriamo in sequenza Sempre Dritto, Terre di Mezzo, Porto Rotondo e Portobello.

Portorotondo e Portobello sono sempre uno spettacolo e ci rubano qualche foto ….

A Portobello saliamo il p40 e ci immettiamo nel ramo della giunzione “Contr’Aria”, risaliamo una parte di meandro e giungiamo alla corda che sbivia verso il salone Drenalina.

Ormai per noi è esplorazione visto che nessuno di noi ci è mai stato e con noi ci portiamo solo la copia del rilievo e i racconti dei nostri compagni in particolare di Nicola che aveva ai tempi partecipato alle ultime esplorazioni.

Siamo carichi con corde, trapano e materiale di risalita visto che puntiamo in alto e mettiamo sul piatto la risalita dell’ultimo camino di White Rabbit.

Saliamo un paio di saltini già armati e con attacchi in acciaio poi ci troviamo davanti un cunicolo con un rivolo di acqua , lo percorriamo e giungiamo in un crollo dove facilmente si entra alla base del salonazzo “Drenalina” dove, come anticipatoci da Maurizio, ci sono due risalite interessanti… Continuiamo e ci reimmetttiamo nel cunicolo, passiamo una pozza un pò scomoda (si potrebbe sistemare adagiando alcuni sassi per passare senza inzupparsi) fino a raggiungere una forra alta 20m.

Purtroppo ci accorgiamo che i tempi stringono e la chimera di arrivare al nostro obiettivo sfuma…anche perchè non sappiamo bene i tempi di uscita e non vogliamo fare stra tardi.

Riguardiamo il rilievo: possiamo risalire il camino denominato “Black Rabbit”! Quindi dopo un tre saltini in salita raggiungiamo il punto da risalire…

Subito prima però notiamo una frattura in alto facilmente raggiungibile …la risaliamo e vediamo che ricongiunge con la parte precedente del meandro (però ci siamo tolti il dubbio).

Lorenzo è scatenato e si lancia per risalire mentre io gli faccio sicura, Ottavia e Sirio continuano nel meandro a salire per vedere cosa ci possiamo trovare davanti e fare calcoli sulle tempistiche di esplorazione.

Ci diamo un orario di ritrovo , le 16.30.

Ormai Lorenzo ha quasi finito la risalita mentre sento i nostri compagni che stanno ritornando…

Ottavia mi informa che non sono andati oltre un centinaio di metri e che non hanno trovato la prosecuzione…probabilmente va rivisto…non è un problema.

Rota nel frattempo è sbucato alla testa del camino e ci dice che continua…ottimo! Un po’ di amaro in bocca perchè il tempo è tiranno e dobbiamo ripartire.

Ottavia e Sirio si incamminano verso l’uscita mentre io attendo Lorenzo che fissa la corda per scendere.

Dopo un oretta siamo pronti per partire anche noi e ci avviamo lasciando in loco un paio di corde da 15m, una dinamica da 60 con scalette una scatolina di fix che erano già in loco e 5 attacchi fixati m8.

Al ritorno ci accorgiamo che al salonazzo “Drenalina” l’acqua è aumentata vistosamente e di corsa passiamo lo pseudo sifone (non si sa mai)…il livello è aumentato di brutto e Lorenzo manifesta qualche preoccupazione. Per quanto mi riguarda pericoli grossi non credo che ce ne siano…però…sai com’è…

Probabilmente è il temporale che avevano previsto per le 20.00.

Il rumore fa salire l’adrenalina e la tensione e, quando giungiamo sul p40, sentiamo un frastuono assordante da pelle d’oca.

Guardo giù prima di scendere per assicurarmi che la corda non sia investita da acqua, quindi scendo e giungiamo fino a Porto Rotondo senza tanti problemi.

I nuovi armi sono perfetti e viaggiamo a pelo di acqua…bellissimo fino ad arrivare a Sempre Dritto dove tutto tace e il rumore ci abbandona.

Siamo abbastanza veloci e in poco tempo siamo all’uscita.

Ottavia ci abbandona  ma noi tre non ci facciamo scappare la pizzata.

Come primo giro di ricognizione direi niente male…stiamo caricando le batterie e la smania di esplorazione aumenta di brutto…

Come dice il mio amico Alex Rinaldi:

“Uuuuuuuuuuuuuu ma dove siamo qui……magica Nuevaaaa!!!!!”.

Gianluca P.