Partecipanti Progetto Sebino: Corrado P. Gianluca P. (anche Speleo CAI Lovere)

Partecipanti gruppi esterni: Speleo CAI Lovere: Devis M. (Speleo CAI Lovere), Ottavia P. (Speleo CAI Lovere), Giorgio T. (Val Seriana Talpe)

Oggi siamo in due squadre: io, Devis e Giorgio entreremo la mattina, mentre Gianluca e Corrado nel primo pomeriggio dandoci il cambio nel riarmo di Wild West.

Ci troviamo alle 8.00 a Solto Collina per la colazione, recuperiamo lungo la strada il materiale lasciatoci da Gianluca e proseguiamo alla volta di Bueno.

Entriamo verso le 9.45 procediamo in una forra con poca acqua, ormai sta diventando una triste abitudine, e arriviamo Wild West tra le sue eccentriche e la sabbia quasi asciutta.

All’inizio dei pozzi Devis con grande entusiasmo imbraccia il trapano e riarma i primi due in sequenza: avevamo già visto la scorsa volta che le corde sono in ottimo stato, mentre gli attacchi sono tutti da sostituire.

Alla base del secondo pozzo, c’è la deviazione per No-China, abbiamo un attimo di indecisione sul da farsi: rivedere quel meandro oppure proseguire il lavoro di riarmo; scegliamo la seconda e scendo il pozzetto successivo, arrivo su un terrazzino rialzato e lì finisce la corda. È stato parzialmente disarmato e non ce l’aspettavamo, per di più la grotta inizia ad avere una prosecuzione meno evidente.

Ci guardiamo un po’ in giro, quindi Giorgio mette in sicurezza un traversino fangoso e raggiungiamo la prosecuzione verticale, continuando ad armare con i pochi spezzoni di corda che abbiamo. Arriviamo su un cono fangoso che scende ancora, ma la corda è finita; ce n’era uno spezzone corto più sopra, ma lasceremo che siano Gianluca e Corrado a vedere se basta per raggiungere il fondo: per noi inizia a essere tardi, Devis deve fare il baccalà per Pasqua, per cui lasciamo gli attacchi avanzati (una quindicina) e iniziamo la risalita.

Dopo poco incontriamo Gianluca e Corrado, gli spieghiamo la situazione, recuperiamo con loro lo spezzone di corda tramite la segreta tecnica del salto del pozzo e ci dirigiamo verso l’uscita.

Ottavia

Oggi io e Corrado entriamo come seconda squadra  per continuare il riarmo di wild west.

Causa lavoro ci troviamo per pranzo dove Corra mi offre un pasto prima di dirigerci in valle a Fonteno.

Per le 14 siamo già pronti ed entriamo in grotta.

In un’ oretta e mezza siamo al bivio per wild west , un ramo che non abbiamo mai visto e che ci incuriosisce  speranzosi di trovare una prosecuzione.

Il ramo è fossile, e c’è poca aria di circolo, seguiamo una condotta orizzontale che ci porta ai primi pozzi.

I segni del riarmo si vedono, hanno riutilizzato le corde vecchie (in ottimo stato) sostituendo solo gli attacchi (inox).

Poco dopo incontriamo la prima squadra di riarmo composta da Ottavia, Giorgio Tomasi e Devis Magri che ai tempi fu uno degli esploratori di questo ramo, loro stanno per uscire e ci danno la brutta notizia che l’ultimo salto di una ventina di metri non ha corda……….

Quindi possiamo solo fissare 10m di corda per avvicinarci all’ultimo pozzo.

Dalla cima si vede poco ma si percepisce una leggera aria in faccia…

Dopo un’ oretta decidiamo di uscire, ma visto che è ancora presto diamo una sbirciata ad una risalita fatta ai tempi da qualcuno.

In cima troviamo una condotta fossile priva di aria e con un principio di scavo.

Corrado dice che chiude ma mi sembra strano e dò anch’io un occhiata, scavo un pochino e posso intravvedere che dopo ancora un paio di metri ci sia un ambiente……purtroppo con il martello non riesco a fare un granchè  e rimandiamo il lavoro alla prossima volta armandoci di paletta e picozza.

Ci fermiamo un attimo per bere qualcosa di caldo e mangiarci una colombina, poi ripartiamo ed in un paio di orette siamo fuori.

Sul fondo restano un 4 attacchi fixati da 10, ricordarsi di portare una 25/30 per l’ultimo pozzo ed un tre attacchi in più di scorta

N.B. Al p 18 va sostituita la corda perche la calza è malconcia ed è ingrossata.

Gianluca