Lunedì Gianluca ed io siamo entrati in Nueva Vida con l’obiettivo di sistemare un passaggio fastidioso lungo l’avvicinamento per il sifone di Bollicine in vista di future esplorazioni di Ariasanta e Gran Rondò.

Entriamo che sono circa le 9:30 e in men che non si dica siamo nella zona da sistemare. L’idea è aprire un passaggio più asciutto, comodo e sicuro per avvicinarsi al sifone. Parte quindi il lavoro di spostamento detriti e frantumazione di selce e in poco più di un paio d’ore il passaggio è bello che pronto. Ora per arrivare al sifone si può prendere una strada molto più comoda e sicura.

Visto che ci avanzano tempo ed energie decidiamo di ammansire a colpi di martello anche alcune vaschette e restringimenti fastidiosi lungo il ramo di giunzione così da renderlo più velocemente percorribile durante le prossime punte esplorative. Non mi dilungherò in descrizioni particolari, diciamo solo che ora di passa bene con il sacco in spalle e non ci si impiglia più da nessuna parte.

Al ritorno ne approfitto per percorrere la lunghezza del ramo di giunzione tra Potix e Bollicine stando nella parte alta della forra così da rimuovere altri massi pericolanti e verificare possibili rami fossili mai visti. Purtroppo, nessuna sorpresa ci attendeva appena sotto la volta della forra ma ora quel tratto è ancora più sicuro da percorrere.

Verifichiamo infine un arrivo non indifferente sulla sinistra idrografica della forra, è il primo rametto attivo che si incontra scendendo in quella parte di giunzione, in prossimità dell’incrocio con il rametto Potix.
Un grosso masso pericolante ostruisce il passaggio ma oltre pare esserci un meandro che merita almeno un’occhiata più definitiva. Quel masso, inoltre, andrebbe fatto cadere per rendere più sicuro il passaggio ma per farlo converrebbe mettere almeno un chiodo a soffitto e assicurarsi ad esso, un lavoro sicuramente utile e da fare quando si ha poco tempo, vista la vicinanza all’ingresso.

Usciamo che sono le 22.

Nicola