Partecipanti PS: Gianluca P. Nicola B. Claudio F. Filippo C.
Partecipanti gruppi esterni: Alessandro R.(gruppo in Grigna)
Oggi siamo Io, Alex, Claudio, Nicola e Filippo per questa uscita post intervento.
Siamo abbastanza veloci e decidiamo di fare due squadrette.
Io ed Alex scendiamo per primi e già sul p 55 troviamo due lesioni su corda, isolate con nodo (andrà sostituita) , continuiamo controllando corde e attacchi ed in due orette siamo a spalmer senza nessun intoppo.
Giunti sul luogo dell’incidente sistemiamo il materiale lasciato sul posto, saliamo la risalita ( ormai quasi completata da Ottavia) e con altri due fix entriamo nel meandro.
Alex attrezza l’ultimo tratto a scendere e sostituiamo i moschettoni in alluminio recuperando tutto il resto.
Entrati nel meandro continuiamo per una trentina o quaranta metri in leggera salita attraversando vaschette concrezionate molto belle fino ad arrivare ad una grossa colata di concrezione bianca , molto bella, ma non si passa….
Ci guardiamo un pò in giro fino a trovare un passaggio da cui arriva aria ma stretto e bagnato perchè alla base della concrezione……saranno un tre metri di passaggio ……non ci perdiamo d’animo e con la mazzetta riusciamo ad allargare in un tratti dove c’è solo roccia ……dopo un’ oretta di imprecazioni riusciamo a passare strisciando un pò allo stretto e inzuppandoci……
Il meandro dopo allarga di un metro e si alza di tre con aria netta in faccia….continuiamo fino a dove non si ferma ed in effetti sembra non fermarsi mai tra concrezioni , vaschette e passaggi in contrapposizione .
Sul tragitto troviamo un altra grossa colata che però non ostruisce troppo il passaggio fino ad arrivare ad un altra dove ci fermiamo..
Questa invece ha bisogno di un pò di lavoro in più….. un’ oretta …….. ma non siamo intenzionati a lavorarla, oltre si vede evidente che continua e con un bel arrivo di aria e acqua.
Ritorniamo e stimiamo di aver fatto un 280m dalla risalita, Alex propone di chiamarlo “Ottavia guarisci presto” e tale resterà.
Scendiamo alla base della risalita e iniziamo a ricomporre i sacchi mentre nel frattempo arrivano i nostri soci.
Claudio, Nicola e Filippo hanno sostituito tutta la corda sul p 55 e posizionato lungo il tragitto delle esche per catturare gli animaletti ipogei ( un progetto di Filippo, aiutato dal naturalista Fabio Gatti).
Ormai ricongiunti raccontiamo loro il trovato e ricomposti i materiai decidiamo di uscire.
Alla base del p 55 recuperiamo ancora tre sacchi pieni lasciati dal soccorso speleologico e riusciamo a portare fuori tutto.
All’uscita Filippo ci lascia veloce per questioni lavorative mentre noi come al solito in pizzeria all’Alternativa.
Cito una frase di Francesco Sauro che condivido pienamente.
“Speleologi che ci sono sempre per nel momento di aiutare un loro compagno.
Complimenti a tutti gli amici del CNSAS per l’impegno e alla giovane speleologa per aver tenuto duro.
La speleologia è vera esplorazione, espande la geografia di questo pianeta.
Gli incidenti possono succedere anche ai più esperti, non tutto è controllabile.
Non si affronta l’ignoto laggiù per divertimento o vanità personale, lo si fa….. spinti da quel frammento di DNA che ci rende esploratori e che ci ha portato fino a questo punto della storia dell’umanità”
Gianluca
Commenti recenti