[vc_row][vc_column][vc_column_text]In data 11 e 12 gennaio 2020 si è svolta all’interno del complesso carsico Bueno Fonteno-Nueva Vida una bizzarra e tecnicamente complessa operazione che aveva come fulcro la traversata con canotto di una galleria semiallagata a circa 500 metri di profondità. La galleria in questione, lunga circa 70 metri e denominata Canal Grande, congiunge due dei tre collettori principali di Bueno Fonteno, ovvero il ramo Hydrospeed e il cosiddetto Ramo Principale.
l’ “Operazione Caronte”, così battezzata non senza una buona dose di autoironia, nasce quasi per gioco nei mesi scorsi ma col passare del tempo si arricchisce di significati e valenze che sicuramente potranno avere delle buone ricadute per Progetto Sebino.
Nell’immediato da un punto di vista esplorativo non ha aggiunto (quasi) niente di nuovo, infatti la spettacolare galleria era già stata percorsa a nuoto nel 2016 da due speleologi dell’associazione (Monia Casaletti e Fabrizio Dal Corso) che poterono così accertare un collegamento già quasi certo (il rilievo parlava chiaro) ma che andava ovviamente confermato. Quindi che i due rami fossero collegati era cosa già nota.
N.B. Cogliamo l’occasione di ricordare con affetto il compianto Fabrizio Dal Corso, intraprendente speleosub del Gruppo Grotte Saronno che da un paio di anni militava anche in Progetto Sebino dando il proprio contributo con alcune immersioni speleosubacquee rivelatesi utili. Purtroppo ci lasciò pochi mesi dopo, infatti in occasione di una immersione di routine (per allenamento) nel Lago di Como, in compagnia di Davide Corengia, altro noto speleosub lombardo, verosimilmente per dei problemi tecnici lasciò la sua vita terrena ed in tutti noi un senso di vuoto, tristezza e sgomento. Per quanto la sua militanza all’interno di PS non fu lunghissima, il suo contributo a livello esplorativo fu comunque importante e, più in generale, tutti lo ricordiamo come un bonario e simpatico compagno di avventure. R.I.P.
L’ “Operazione Caronte” viene inizialmente concepita solo in funzione di scopi esplorativi e documentativi e per aumentare il livello di sicurezza, senza contare la suggestione da speleologia un pò anni ’60. Avviene poi una cosa del tutto inaspettata che impreziosisce il tutto e chiude il cerchio in maniera semplicemente perfetta.
Nell’autunno 2019 Progetto Sebino viene infatti contattato da una produzione internazionale franco-tedesca (la Marco Polo Films AG) incaricata della realizzazione di un documentario sul Lago d’Iseo. Vorrebbero effettuare un vero e proprio reportage dall’interno dell’abisso per inserire un pezzo di circa 4/5 minuti. Stiamo parlando di qualcosa di decisamente significativo, visto che il documentario verrà mandato in onda su ZDF/arte, un’importante emittente pubblica tedesca, paragonabile alla nostra RAIDUE e che viene vista anche in Francia, Austria e Svizzera. Inizialmente tradotto in francese e tedesco, ne verrà successivamente realizzata una versione ancor più internazionale in inglese e, forse, anche una in italiano! Progetto Sebino propone quindi alla produzione di individuare un esperto documentarista e speleologo che possa affiancarci durante l’Operazione Caronte: quale migliore occasione di raccogliere riprese video e scatti memorabili professionali di uno dei più importanti e imponenti rami del complesso? In un’operazione così singolare poi…
La produzione sembra decisamente attratta all’idea di riuscire ad inserire nel documentario immagini del tutto inedite e spettacolari, funzionali anche agli scopi sensazionalistici che i prodotti televisivi solitamente rincorrono e così capita che dopo qualche settimana veniamo ricontattati e ci riferiscono di aver trovato la persona giusta…chi sarà mai?
Incredibile ma vero…Vittorio Crobu!!! Il personaggio è assai noto nell’ambiente speleologico nazionale: Presidente dell’Associazione A.S.Pro.S. -Associazione Speleologica Progetto Supramonte- e socio dell’Associazione Geografica LA VENTA…
Ma assai curiosa è la coincidenza: Progetto Sebino e Vittorio Crobu avevano già collaborato nel 2009 quando, assieme alla collaboratrice Carla Corongiu, accompagnarono lo speleosub sardo Marcello Moi in occasione della prima storica immersione speleosubacquea nel Sifone Smeraldo, sui fondi dell’Abisso Bueno Fonteno, sempre in qualità di documentaristi. Vittorio conosce già la grotta e, anche se sono passati anni, sa cosa lo attende; è un fortissimo speleologo e bravissimo documentarista ipogeo; infine, per quanto annebbiata dal tempo, c’è una conoscenza personale…insomma, non poteva andar meglio! Doppia festa quando lo stesso Vittorio ci comunica che anche questa volta sarà affiancato dall’inseparabile Carla Corongiu…
In due giorni di assoluto piacere speleologico, siamo riusciti a raccogliere una quantità di immagini e filmati che raccontano meglio di qualsiasi parola le bellezze che caratterizzano il ramo Hydrospeed, noto per la sua acquaticità e imponenza. Il materiale raccolto sarà utilizzato non solo per il pezzo commissionato dalla produzione internazionale ma anche per la realizzazione di un vero e proprio mini-documentario più classicamente speleo commemorativo dell’esperienza al quale Vittorio sta già lavorando e che Progetto Sebino utilizzerà per attività divulgative (magari al prossimo raduno nazionale?!)…
L’Operazione Caronte è così diventata un grande successo (anche a livello mediatico sta riscuotendo molti consensi) ed un’esperienza indimenticabile per tutti noi…
Per tutti i dettagli su questa avventura, per approfondimenti su natura e scopi precisi dell’operazione, per vedere alcune splendide immagini rappresentative realizzate da Vittorio Crobu, ecc., ecc. l’invito è a visitare il sito di Progetto Sebino alla sezione “Storia“.
Grazie a tutti dell’attenzione e buone grotte ![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
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