Partecipanti PS: Greppi M., Forcella C., Consoli A.
L’ultima sostituzione dei misuratori di portata, installati in Bueno Fonteno risale a prima dell’estate e diventa quindi imperativo procedere.
Dopo 5/6 mesi il rischio di malfunzionamenti o semplicemente di trovare le batterie scariche infatti aumenta considerevolmente e preferiamo non perdere dati…
I misuratori sono tre e si trovano uno nei pressi dell’ingresso, un secondo a -225 m circa a Laguna Blu e il terzo lungo il Ramo Principale, appena prima del Ramo Fossile, a -245 m.
Inoltre decidiamo di sfruttare l’occasione per prelevare due campioni di acqua, in bottiglie sterili, che dovranno essere fatti analizzare in laboratorio.
Questa fase del progetto “100 km di Abissi” prevede infatti, tra le altre numerose attività, anche la verifica periodica della qualità dell’acqua in 4 distinti punti del complesso (lungo 4 differenti corsi d’acqua).
Ci rendiamo disponibili io, Alberto e Claudio.
Siamo in valle a Fonteno per le 9:45. Parcheggiamo in cima alla deviazione che conduce sul fondo della valletta verso l’ingresso di Bueno Fonteno per via del divieto di transito affisso dal Comune: le recenti piogge hanno provocato uno smottamento/crollo del substrato stradale e sarà necessario intervenire. In pratica lungo un tratto di 4/5 metri lo sterrato si è praticamente svuotato sotto di sé. La strada, come ci aveva già anticipato l’amministrazione comunale, è quindi inagibile.
A dire il vero guardiamo il bicchiere mezzo pieno: al netto dei 5 minuti in più a piedi, tra l’altro piacevoli, tutto sommato cambiarsi al sole su al gabbiotto ci evita di gelare durante i preparativi nel microclima gelido del fondovalle, sempre battuto da una bella brezzolina…soprattutto la sera all’uscita.
Testiamo il funzionamento dei misuratori che verranno installati in sostituzione di quelli presenti in grotta, con l’inserimento di nuove batterie.
Preparate le sacche scendiamo sul fondovalle e poi risaliamo il breve tratto lungo l’alveo del torrente fino all’ingresso, ripulito e risistemato nei mesi scorsi da alcuni soci.
La circolazione è già invernale, come ampiamente previsto, con risucchio di aria verso l’interno.
Ci diamo come obiettivo quello di adottare un ritmo costante, senza correre, facendo poche soste.
Entriamo verso le 10:45.
Come prima cosa sostituiamo il terzo misuratore, posizionato nei pressi dell’ingresso, necessario per la taratura dei valori di pressione atmosferica.
Il regime idrico è medio e la progressione procede senza sussulti o intoppi di sorta.
Verso le 12:30 siamo a Laguna Blu.
Ci dedichiamo subito alla sostituzione del misuratore e, appena dopo, al prelievo del primo campione di acqua, seguendo tutti gli accorgimenti del caso per non correre il rischio di alterazione del campione.
Dopo una breve sosta per il pranzo, decidiamo di muoverci per evitare di patire il freddo: il luogo è sempre molto affascinante ma ventosissimo!
Indicativamente verso le 13:00/13:15 ricominciamo a risalire il pozzo, fino al bypass (con l’inevitabile “doccia”) nei pressi di Terre di Mezzo che consente di raggiungere più agevolmente il Ramo Principale appena dopo il P25.
Ci precede Claudio, seguiamo io e Alberto.
Superiamo Ciclopico, la Balena, la cascata di Facciale (fattibile in libera, ci si bagnava solo un po’, senza utilizzare lo scomodo bypass aereo) ma poco dopo, scendendo lungo il Ramo Principale, incrociamo Claudio che ci ha preceduto qualche minuto e nel frattempo ha percorso le poche decine di metri che ci dividono dal secondo misuratore effettuando rapidamente la sostituzione.
A questo punto possiamo occuparci della raccolta del secondo campione di acqua, con gli stessi accorgimenti adottati con il primo per non alterare le caratteristiche del campione.
Possiamo quindi apprestarci alla risalita.
Anch’essa avviene piacevolmente e senza alcun intoppo, facendo attenzione a non danneggiare i contenitori sterili contenenti i campioni. Quando arriviamo all’ingresso siamo sorpresi che sia ancora pieno giorno: l’orario indica le 16:15, siamo stati anche abbastanza rapidi.
Ottima e piacevole avventura sotterranea, utile per rimettere un po’ di corda nelle gambe e obiettivi centrati.
P.s. La sera stessa nell’aprire i misuratori per il download dei dati Claudio si accorge che purtroppo in uno di essi era entrata dell’acqua. Nessun dato è andato perduto per fortuna, tuttavia il misuratore dovrà essere mandato in riparazione/sostituzione. Cercheremo delle soluzioni migliorative per rendere davvero impermeabili i dispositivi il cui carattere di artigianalità (con relativo basso costo) è tale da non poter garantire una tenuta stagna al 100%; tuttavia tale problematica, in qualche modo ampiamente prevista, nulla toglie alla validità e comodità di tali dispositivi che ci stanno consentendo di raccogliere migliaia e migliaia di dati, in simultanea alle sorgenti e nei corsi d’acqua interni, per mesi e mesi di rilevazioni e che risulteranno fondamentali per le attività di analisi idrologiche prefissate.
Maurizio
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